ORATORIO di SANTA MARIA della CROCE Pietranico (PE)

ORATORIO di SANTA MARIA DELLA CROCE – facciata principale

L’oratorio sorge a valle, ad appena due chilometri dal centro abitato di Pietranico in provincia di Pescara.

Esso presenta una pianta a “T” rovesciata ed è costituita da quattro spazi rettangolari con volte a crociera, con l’ingresso posizionato sul lato maggiore. Realizzata secondo una tipologia costruttiva semplice tradizionalmente abruzzese con pietre squadrate . La nascita della chiesa viene fatta risalire ad una leggenda che la vuole edificata nel luogo dove la Madonna apparve a tal Domenico Del Biondo agli inizi del ‘600. Sul portale è collocata una targa con l’indicazione della data: A.D. MDCXVIII All’interno nella controfaccia, un’iscrizione al di sopra della porta riferisce l’evento miracoloso: “A dì venticinque marzo 1613 giorno di lunedì, festività della Santissima Annunciatione della Santissima sempre Vergine Maria, apparse con veste bianca stellata a Domenico Del Biondo della terra di Pietranico (sic) nella contrada della Croce, andando vedendo il suo seminato et gli disse detta Regina dè Cieli a detto Domenico chi possiede questa cona; detto Domenico rispose la possiede l’Università di Pietranico a chi soggiunse detta Regina dè Cieli che la facciano risarcire et il detto vidde riandare detta Signora in detta cona”

CATASTO ANTICO : contrada della Croce

Come abbiamo visto la data incisa sul portale ci dice che l’edificio religioso fu costruito nel 1618, ma i tempi per ultimarlo furono lunghi e si potrassero per oltre mezzo secolo. Sono documentati interventi nel 1628, ed altri negli anni 1655 e 1670.

All’interno trovano posto ricchissime decorazioni che considerato la semplice e austera facciata nessuno immaginerebbe di trovare. Un vero tesoro dell’arte barocca.

“Quanto di più perfetto ha il barocco italiano in fatto di architettura, di pittura e di intagli” .

scriveva lo storico dell’arte Vincenzo Balzano. In contrasto con la semplicità esterna della facciata sobria ed essenziale, costituita da grossi blocchi di pietra lavorati, è la ricchezza decorativa dell’interno che costituisce, per quantità e qualità, un unicum in tutto l’AbruzzoStucchi, pitture murali e tele coprono ogni centimetro dello spazio interno creando effetti di luminosità gioiosità grazie alla prevalenza del colore bianco e oro. La navata e le cappelle laterali sono infatti ornate da un trionfo di stucchi e decorazioni che contengono ben 55 scene e ritratti, suddivisi in tre cicli pittorici, dovuti alla mano di altrettanti diversi autori. Nella navata centrale sono rappresentate 18 scene della Passione di Cristo ad opera probabilmente di  un pittore napoletano, conoscitore di Caravaggio e dei caravaggeschi, che usa uno stile decisamente barocco.

LA BELLEZZA FATTASI ARTE

l’articolazione spaziale è a tre bracci : un’aula centrale delle dimensioni di mt.18 x 8, affiancata, subito dopo l’ingresso, da due profonde cappelline laterali simmetriche delle dimensioni di mt.7 x 3,50, diaframmate ciascuna da balaustre in legno di noce intagliate a colonnine scanalate.
Le volte sono a crociera
ornamenti con motivi a rilievo : angeli singoli e a coppie, festoni di frutte, grottesche…..
figurazioni dipinte e in rilievo a stucco, finti marmi policromi, fregi, dorature…..
Il corpo centrale è suddiviso da un arco di trionfo impostato su fasci di leséne addossate, in finto marmo; i riquadri dell’intradosso dell’arco recano la Colomba ad ali spiegate e figure di Santi in rilievo, dipinti.
ALTARE MAGGIORE – “La passione ” – la tradizione attribuisce a Bernardino Cardelli di Santo Stefano di Sessanio, gli affreschi delle volte e delle decorazioni a stucco.
LA VOLTA DEL PRESBITERIO – SCENE DELLA PASSIONE – Al centro è affrescata l’Ultima Cena, sui quattro spicchi : L’agonia nell’Orto, La Cattura di Gesù, La Flagellazione, La Coronazione di Spine.
PARTICOLARE de L’ULTIMA CENA
LA VOLTA DELL’INCROCIO – Sugli spazi della volta sono ripetuti gli stessi schemi della copertura del Presbiterio. Il ciclo pittorico è ispirato ancora al tema della Passione di Gesù: i due momenti del processo religioso davanti a Anna e Caifa, gli episodi del processo civile davanti al procuratore Pilato e al ttrarca Erode.
PARTICOLARE : Gesù dinanzi a Caifa
LUNETTA DI DESTRA : La Samaritana , La guarigione del cieco, Gesù nella casa del pubblicano Zaccheo
LUNETTA DI SINISTRA : La pesca miracolosa, la Tempesta sedata, il Digiuno nel deserto.
PARTICOLARE : La pesca miracolosa
L’ARCO DELLA CAPPELLA DI SANTA MARIA DELLA CROCE
LA CAPPELLA DI SANTA MARIA DELLA CROCE : La figura centrale dell’Eterno e quella dei quattro evangelisti che la contornano sembrano affacciarsi dagli spazi celesti, determinando su chi li osserva una condizione di simpatia emotiva.
L’ALTARE DELLA MADONNA DELLA CROCE : dalle due nicchie laterali sporgono le statue di S. Sebastiano e di S. Giusta: l’uno patrono di Pietranico, l’altra contitolare della Chiesa parrocchiale.
L’ARCO DELLA CAPPELLA DELL’ANNUNZIATA : scene dell’infanzia di Gesù
LA VOLTA DELLA CAPPELLA DELL’ANNUNZIATA : il ciclo pittorico è dedicato alle Gioie di Maria e all’infanzia di Gesù
LA CAPPELLA DELL’ANNUNZIATA : sui lati i Santi Biagio ed Egidio

Si ringrazia il Nostro socio Alfonso Creato per aver sostenuto questa ricerca, che speriamo contribuirà a “salvare” questa opera d’arte di inestimabile valore storico, artistico e culturale.

L a maggior parte delle foto ed i testi sono stati estratti dal volume “Pietranico – L’Oratorio di S. Maria della Croce” – stampato nel mese di settembre 1991 dalla Grafica SiVA – autori : Antonio D’Angelo e Silvio Zappacosta –

ARCHEOCLUB Vado del Ceraso , Vi invita a visitare Pietranico

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